E' stata la settimana delle audizioni di Powell governatore della FED davanti alle competenti commissioni del Congresso USA. 

Il governatore ha ribadito che, nonostante la pausa adottata due settimane fa nel programma di aumento dei tassi di interesse, vi saranno due ulteriori rialzi entro la fine dell'anno. L'obiettivo della banca centrale americana è quella di un'inflazione al 2% contro l'ultima rilevazione di maggio pari al 5,3% 

Il mercati, specie quello azionario, hanno si avuto qualche momento di correzione ma l'euforia è ancora vivace quasi a snobbare le banche centrali. Anche sul versante obbligazionario cenni di adeguamento alla situazione monetaria ce ne sono stati con incrementi abbastanza generalizzati dei rendimenti. Sembra quasi un tiro alla fune tra mercati e banche centrali dagli esiti assolutamente incerti. Probabilmente i mercati specie negli Usa scommettono sull'ennesimo errore FED: a loro giudizio primo errore di valutazione nel non accorgersi tempestivamente dell'inflazione e ora sopravvalutazione dei tempi di rientro della fiammata inflazionistica. Il tempo, come sempre, sarà galantuomo.

Ma nel corso della settimana abbiamo potuto verificare quanto il linguaggio da falco di Powell abbia condizionato i banchieri centrali di altri paesi. Oltre alla BCE, che ha alzato di 25 punti già giovedì 15 giugno, la settimana appena trascorsa ha visto   un discreto ventaglio di altre banche centrali ha alzato i tassi, anticipando le intenzioni future della FED. La Banca centrale svizzera è quella che ha alzato meno (25 punti base), mentre quella norvegese e quella britannica hanno attuato un rialzo da due scalini, cioè 50 punti base. Per non parlare poi di quella turca (è un caso a parte, perché Erdogan l’aveva obbligata lo scorso anno a tagliarli anche se l’inflazione stava andando alle stelle) che ha portato il tasso ufficiale da 8,5% al 15% (non è un errore) in un sol colpo.

Nella giornata dei rialzi prova di resilienza anche per l'indice europeo che dopo una mattinata di perdita oltre il punto percentuale ha visto rientrare la situazione dopo l'ennesima apertura positiva di Wall Street. E' vero che l'Eurostoxx veniva da tre precedenti sedute negative ma forse l'ottimismo dei mercati americani sta espandendo i suoi influssi anche oltre oceano.

La settimana che inizia ci fornirà ulteriori elementi. 

 

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