E' stata, come ampiamente annunciato, la settimana delle Banche centrali.

La prima a estrinsecare la sua strategia è stata la FED che lo scorso 14 giugno dopo 10 sedute consecutive di rialzo dei tassi di interesse ha concesso una pausa. Pausa molto attesa dai mercati e probabilmente ampiamente scontata dall'andamento del mercato americano nelle ultime settimane. 

La motivazione della FED alla pausa è stata l'esigenza di monitorare la traiettoria prospettica dell'inflazione e le contromisure da adottare. Segnali contrastanti poi dalle dichiarazioni con le previsioni dei banchieri FED che stimano il picco del tasso ufficiale al 5,75% .

L'intervento di Powell in conferenza stampa non molto netto e chiaro ma si è lasciato sfuggire che non prevede ribassi dei tassi prima della fine del 2024. Lapsus o orizzonti lontani prima della fine dell'intervento calmieratore dell'inflazione da parte della Banca Centrale americana? 

Di certo il bull market che ha portato lo S&P500 crescere più del 20% dal minimo di ottobre 2022 sembra un guanto di sfida alla FED, quasi a volerne ignorare volontà e dettami.

Il 15 giugno è stato, invece, il giorno della BCE. Toni totalmente diversi con ennesimo rialzo dei tassi dello 0,25% che porta gli stessi al 4%. Del resto la BCE combatte con un'inflazione più resiliente ed è certamente partita dopo la FED nella sua azione. 

Reazione positiva al rialzo da parte dell'Euro che si è accresciuto soprattutto nei confronti del dollaro, reazione ovviamente negativa per i mercati azionari. 

C’è voluta l’euforia dei mercati azionari USA, tanto assurda quanto potente, in aperta sfida alla FED, per fare il miracolo della svolta d’umore anche in Europa. Così gli indici di Eurozona hanno limato le perdite riducendole a fine seduta a pochi decimi di punto percentuale.

Intanto Wall Street galoppava ed ha continuato a farlo fino alla fine, raccogliendo il quinto ritocco consecutivo al rialzo del massimo del 2023, sia per SP500 che per il tecnologico Nasdaq100. La chiusura quasi sui massimi di seduta ha regalato a SP500 un saldo di giornata di +1,22% e a Nasdaq100 di +1,20%, garantendo che anche la settimana trascorsa realizzasse una performance saldamente positiva. 

Alla prossima settimana per gli sviluppi postumi.

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